In un periodo di crisi del fumetto (dovuto anche, in gran parte, alla crisi delle edicole, il luogo di distribuzione per eccellenza del fumetto popolare) e di fronte agli scarsi risultati di vendita ottenuti dalle nuove proposte (anche quando si tratta di serie di qualità, come il “Mercurio Loi” di Alessandro Billotta o i “Cani sciolti” di Gianfranco Manfredi), la Sergio Bonelli Editore sembra aver deciso di ricorrere al proprio glorioso passato. Si spiega così la decisione di riportare in edicola alcuni personaggi e testate che avevano già concluso da anni la propria vita editoriale. Nel corso dell'estate hanno dunque fatto il loro ritorno sugli scaffali, sotto forma di miniserie o di albi inseriti in collane antologiche, character come Mister No (che non si vedeva dal 2006), Napoleone (idem) e Magico Vento (assente dal 2010). E presto ne torneranno altri, come Nick Raider.
La cosa, sinceramente, mi fa piacere, e non solo perchè di molti di questi personaggi ero affezionato lettore. Che la casa editrice si renda conto di avere un patrimonio iconico e culturale sotto forma di “proprietà intellettuali” (si chiamano così, oggigiorno) e che sarebbe un peccato sprecarlo, non può che essere una buona notizia. Il mercato editoriale sta cambiando, le serie potenzialmente infinite non esistono più o comunque è difficile crearne di nuove. E allora che male c'è nel rivedere vecchi amici, ogni tanto, come protagonisti di miniserie di tre o quattro numeri? Speriamo solo che la qualità non lasci a desiderare. Per ora ho letto i primi numeri delle nuove avventure di Magico Vento e Napoleone, e per fortuna sembra quasi che il tempo non sia mai passato (aiuta certo il fatto che, a firmare le storie, sono gli stessi creatori di un tempo).
sabato 10 agosto 2019
Bonelli: il ritorno di vecchi eroi
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