Mi è capitato fra le mani questo interessante libretto di Edgardo Franzosini, edito da Adelphi, che racconta la vita di uno degli attori più iconici della prima metà del ventesimo secolo: l'ungherese Béla Blaskó, meglio noto con il nome di Bela Lugosi e comunemente associato con il personaggio del conte Dracula, che interpretò più volte a teatro ma soprattutto al cinema, nella versione del 1931 diretta da Tod Browning. Attore non particolarmente dotato, ma con un fascino magnetico e un carisma senza pari, Lugosi finì con l'identificarsi a tal punto con il "suo" personaggio che al momento della sua morte, nel 1956, pare abbia pronunciato queste testuali parole: "Io sono il conte Dracula, io sono il re dei vampiri, io sono immortale". Fra storia e leggenda, mistero e psicologia, il libro cerca di comprendere le ragioni e le dinamiche di questa totale identificazione (o metamorfosi, se vogliamo credere che Lugosi fosse diventato davvero un vampiro!). Ed è reso ancora più interessante dalle numerose divagazioni che seguono per poche pagine altri personaggi la cui esistenza e le cui opere sono indissolubilmente legate a quella di Lugosi (come Bram Stoker, Henry Irving, Tod Browning), o che affrontano temi – naturalmente da collegare fra loro – come il vampirismo, l'arte della recitazione, il cinema stesso, l'immortalità.
martedì 8 novembre 2016
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