martedì 7 ottobre 2008

Chi ha incastrato Nicola Cabibbo?

Ho appena letto la notizia dell'assegnazione del Premio Nobel per la Fisica ai giapponesi Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa (oltre che al loro connazionale Yoichiro Nambu). Si tratta di due nomi a me ben noti, visto che la "famigerata" matrice CKM (Cabibbo-Kobayashi-Maskawa), che descrive il mescolamento degli stati dei quark nel Modello Standard della fisica delle particelle elementari, era al centro della mia tesi di laurea sullo studio della violazione della simmetria CP (a qualcuno forse sembrerà che io stia parlando arabo...).
Ebbene, la domanda che sorge subito in mente è questa: che fine ha fatto Nicola Cabibbo? Perché il premio Nobel non è stato assegnato anche allo scienziato italiano? Fra l'altro, forse lo avrebbe meritato anche più dei colleghi giapponesi, visto che l'idea originale della matrice è stata sua, anche se è vero che quella proposta da Cabibbo era solo a due dimensioni (prendeva in considerazione soltanto i quark up e down) e che i fisici nipponici l'hanno generalizzata a tre famiglie di quark. Mah.

Aggiornamento: sulla stampa italiana compaiono in effetti alcune reazioni polemiche per l'esclusione di Cabibbo dal riconoscimento. Ecco gli articoli online de La Repubblica, de La Stampa e del Corriere della Sera.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

forse il premio non è stato assegnato a Cabibbo perché il premio non era per la matrice CKM ma per altre scoperte sulla violazione della simmetria, forse più significative della semplice introduzione in uso di un formalismo, come la matrice CKM.

cosa mi dici?

Victor

Christian ha detto...

Può essere (non ho ancora letto le motivazioni complete del premio)... In questo caso, le lamentele giunte dall'Italia sarebbero decisamente fuori luogo. Il mio post era dovuto al fatto che dopo aver sentito ripetere tante volte, come un mantra, i nomi "Cabibbo-Kobayashi-Maskawa" sempre legati insieme in modo quasi indissolubile, leggere la notizia del premio assegnato solo agli ultimi due mi aveva fatto sorgere qualche perplessità sull'assesnza del primo. Magari anche ricordando il caso di Occhialini e Blackett!