Lewis Trondheim sembra davvero un pozzo senza fondo, capace di sfornare fumetti e sceneggiature con estrema facilità e senza sosta (alcuni suoi lavori, come l'esilarante "Mister O", sembrano schizzi realizzati mentre parla al telefono o pensa ad altro!). Peccato che in Italia non riesca a riscuotere lo stesso successo che ha in Francia: le edizioni nostrane delle sue serie principali, la bellissima "Lapinot" e la stratificata "La fortezza", sono state interrotte a più riprese e l'unico modo per seguirle è quello di imparare la lingua d'oltralpe. Ogni tanto, però, qualche editore prova a pubblicare qualcosa della sua sterminata produzione. All'ultima fiera di Lucca mia sorella ha acquistato questo libricino da lui incentrato sulle avventure comiche e avventurose di una "volpe del deserto" che si dipanano, fra animali parlanti e cattiverie assortite, in una serie di tavole (anzi, di mezze tavole: che l'opera originale fosse destinata a un volume cartonato alla francese?) ricche di gag e di idee. La lettura è breve, e il prezzo è forse un po' altino, ma il fascino fiabesco della vicenda, l'umorismo cinico di Lewis e i bei disegni ad acquarello di Yoann (che già aveva collaborato con Trondheim su un volume di "Donjon Monsters") valgono sicuramente la pena.
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