Il primo numero della nuova serie bonelliana di Luca Enoch (semestrale, come la precedente "Gea", e interamente realizzata – testi e disegni – dall'autore milanese) non convince pienamente. Non tanto per la storia in sé (che vede l'eroina protagonista, proveniente dal futuro, tornare ai tempi della guerra di Troia), quanto per la struttura "a tema" che lascia prevedere una serie di albi sempre uguali, in cui cambierà di volta in volta soltanto l'ambientazione (la copertina del numero due preannuncia già una vicenda ambientata fra i pirati dei Caraibi) ma non la sostanza (l'eroina dovrà dare la caccia a un parassita alieno che si annida nel corpo di un personaggio storico: solo quando li avrà sterminati tutti, l'umanità del futuro sarà salva). "Gea", almeno inizialmente, lasciava aperte molte più prospettive e risultava sicuramente più intrigante. Restano i bei disegni e l'impostazione personale della narrazione: in fondo due numeri all'anno sono pochi e forse varrà la pena continuare a seguire la serie, sperando magari in qualche sorpresa a livello, se non di soggetto, almeno di sceneggiatura.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento