mercoledì 15 gennaio 2014

Tutto Scarpa!



Un altro sogno che si avvera! Dopo le serie cronologiche di Carl Barks e Floyd Gottfredson, arriva in edicola (ogni lunedì, allegata al Corriere della Sera o a La Gazzetta dello Sport) la raccolta completa dell'opera omnia di Romano Scarpa, il più grande autore Disney italiano.
Anche chi non è un appassionato, dovrebbe almeno procurarsi i primi 6-7 volumi (per un totale di 48) dell'opera, contenenti alcuni dei più grandi capolavori della produzione Disney italiana degli anni sessanta: storie come "Il doppio segreto di Macchia Nera", "Le lenticchie di Babilonia", "L'unghia di Kalì", "La dimensione Delta", "Le sorgenti mongole", "L'uomo di Ula-Ula", "La collana Chirikawa"... una più bella dell'altra, una serie incredibile di lavori in cui il veneziano Scarpa è in grado contemporaneamente di rifarsi ai maestri che l'hanno preceduto (Barks e Gottfredson, per l'appunto: forse è l'unico autore al mondo che può essere definito l'erede di entrambi!) e di sviluppare uno stile personale, indipendente e (per quanto possa sembrare assurdo) al contempo italiano e universale. La sua capacità di dare vita a personaggi umanissimi (pari, in questo, soltanto ai due "grandi" già citati) si sposa con l'abilità di sviluppare soggetti originali e trame accattivanti, con frequenti rimandi al cinema (Hitchcock in particolare) e alla letteratura. Autore completo per gran parte della sua carriera iniziale, diraderà in seguito le sceneggiature per dedicarsi solo ai disegni, illustrando testi di Guido Martina, Rodolfo Cimino e tanti altri. È da ricordare anche come il creatore di numerosi personaggi entrati a far parte di diritto del "canone" disneyano, fra i quali Brigitta, Trudy, Atomino Bip-Bip, Filo Sganga, Paperetta Yè-Yè e Gancetto.
Ogni volume della collana conterrà ben 360 pagine, dunque quasi il doppio rispetto alle serie precedenti. Inutile dire che ritengo l'operazione altamente meritoria e imperdibile. Questa volta, nonostante il titolo "ombrello" ("Le più grandi storie Disney"), in copertina figura anche il nome dell'autore, com'è giusto che sia: segno che si sta cominciando a capire che il target di questo tipo di collane non è soltanto il lettore casuale, ma anche e soprattutto il fan collezionista e filologo.

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