sabato 24 settembre 2011

Usciamo dal tunnel


L'annuncio, da parte dei ricercatori del CERN (l'organizzazione europea per la ricerca nucleare), che alcuni neutrini "sparati" dal Super Proton Synchtroton svizzero verso il laboratorio del Gran Sasso nell'ambito dell'esperimento OPERA avrebbero coperto la distanza di 730 chilometri viaggiando a una velocità superiore a quella della luce (per la precisione con un anticipo di 60 nanosecondi – cioè miliardesimi di secondo – rispetto ai 2,4 millisecondi previsti, ovvero con una velocità superiore dello 0,002% a quella della luce; l'incertezza sulla misura sarebbe invece intorno ai 15 nanosecondi) ha scatenato da un lato l'entusiasmo dei titolisti dei quotidiani (che si sono accaniti in particolare sul povero Einstein) e dall'altro la cautela degli stessi scienziati, che dopo aver verificato più volte i risultati e apparentemente escluso errori di misura, hanno invitato i colleghi di tutto il mondo a ripetere l'esperimento per confermare la stupefacente scoperta, che in effetti – se fosse vera – è destinata a rivoluzionare gran parte della fisica moderna. Personalmente, come gli scienziati (alcuni dei ricercatori del CERN hanno addirittura rifiutato di firmare l'annuncio dei risultati perché li ritengono ancora preliminari) e a differenza dei giornalisti, sono un po' scettico e aspetterei conferme indipendenti prima di buttare a mare la teoria della relatività, ma il bello della scienza è che è sempre in grado di migliorarsi e di smentire sé stessa, cosa che non sembrano capaci di fare né il giornalismo né soprattutto la politica.

Il ministro italiano dell'istruzione e della ricerca, Mariastella Gelmini, si è infatti affrettata a diramare un comunicato nel quale, oltre naturalmente a non mancare di prendersi parte del merito della scoperta e a metterla subito sul piano economico, dimostra di non aver capito bene di cosa si sta parlando, visto che contiene una perla destinata a rimanere negli annali della comunicazione scientifica:

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ufficio Stampa

Roma, 23 settembre 2011

Dichiarazione del ministro Mariastella Gelmini
"La scoperta del Cern di Ginevra e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale importanza."

Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo.

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.

Inoltre, oggi l'Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l'anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante.


Il celebre tunnel fra il CERN e il Gran Sasso.

3 commenti:

cooksappe ha detto...

io voglio restare nel tunnel!!

Adriano Max ha detto...

Saresti in compagnia della Gelmini: rabbrividisco ! io non vedrei l'ora di uscirne di corsa ... in tutto questo resta sempre più evidente perché i ricercatori in Italia non riescano ad essere valorizzati migrando non appena possibile all'estero ... basterebbe poco, davvero, un mutamento nella polarizzazione ... e forse diverremmo degli attrattori ... oppure è anche vero che la necessità aguzza gli ingegni ... e i ricercatori italiani di necessità ne hanno tantissima !!!

Mario ha detto...

Il tunnel è stato costruito nonostante l'opposizione dei No-TeV !