giovedì 27 agosto 2009

In viaggio con Erodoto

Il libro di Erodoto è un libro nato dai viaggi: il primo grande reportage della letteratura mondiale. Il suo autore possiede l'intuito, l'occhio e l'orecchio del reporter. Ha una resistenza a prova di bomba: naviga per mare, traversa steppe, si addentra nei deserti, sempre tenendo il resoconto di tutto. Non si lamenta per la stanchezza, niente lo scoraggia, niente gli fa paura. Che cosa lo guida quando, impavido e instancabile, si lancia nella sua grande avventura? Forse l'ottimistica convinzione, in cui noi moderni con crediamo più, che il mondo si possa descrivere.

Corrispondente estero di un'agenzia di stampa polacca, Ryszard Kapuściński (1932-2007) ha portato con sé una copia sgualcita delle "Storie" di Erodoto nel corso di tutti i suoi viaggi, leggendola e rileggendola in continuazione. Questo affascinante testo edito da Feltrinelli, per molti versi non poi così differente dai suoi celebri reportage, ripercorre in chiave autobiografica alcune delle tappe più significative della sua carriera di globe-trotter, rivelando come l'opera dello storico greco lo abbia aiutato a interpretare, a comprendere o a descrivere gli eventi del mondo che lo circonda. Le pagine del testo antico, con le sue accurate descrizioni di popoli esotici e guerre sanguinose, mescolando, "al pari di Shakespeare, il microcosmo delle passioni umane e il macrocosmo delle vicende storiche", fanno da contrappunto ai viaggi del reporter polacco in India, in Cina e in Africa. Il risultato è un affascinante compendio della storia dell'umanità stesssa, che dimostra come vicende ed esistenze di duemilacinquecento anni prima possano fungere da chiave interpretativa per quelle dei nostri tempi. Ma il libro è anche un grande omaggio alla cultura, all'arte e all'approccio "giornalistico" di Erodoto, al suo "bisogno di viaggiare, toccare con mano, raccogliere dati, confrontarli ed esporli".

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